Una corretta igiene intima femminile è essenziale per preservare il benessere e la salute dell’area genitale, una zona estremamente sensibile del corpo e i suoi equilibri fisiologici sono complessi e incredibilmente delicati.
Una detersione intima adeguata permette di mantenere intatta la flora batterica vaginale, composta da colonie di batteri innocui nonché indispensabili, e aiuta anche a prevenire l’insorgere di disturbi e patologie che possono colpire l’ambiente genitale.
Si tratta insomma di un passaggio irrinunciabile di una completa cura di sé, da insegnare fin dalla più tenera età alle giovani donne: ma come avere una corretta igiene intima? Ecco 7 semplici regole da seguire e una guida alle abitudini più efficaci da adottare.
Corretta igiene intima: quante volte fare il bidet?
Per detergere in maniera accurata i genitali esterni è sufficiente utilizzare dell’acqua tiepida e qualche goccia di detergente intimo, delicato e appositamente studiato per l’uso. E quante volte fare il bidet? Generalmente si suggerisce l’uso del bidet una volta al giorno, una periodicità più che sufficiente per assicurarsi di evitare la proliferazione di microbi e batteri non funzionali e il mantenimento degli equilibri intimi.
Sempre consigliato poi un lavaggio dopo eventuali evacuazioni e prima e dopo ogni rapporto sessuale, così come in caso di abbondante sudorazione causata da alte temperature ambientali oppure in seguito all’attività sportiva o alla frequentazione di piscine, spiagge o altri ambienti che possano generare un’eccessiva umidità dell’area intima e lo stretto contatto della superficie esterna dei genitali con sostanze aggressive.
La scelta del detergente intimo
L’area vaginale, durante l’età fertile, ha un pH leggermente acido, intorno al 4,5: questo particolare ambiente consente sia la proliferazione dei batteri benefici, che un efficace controllo di quelli dannosi.
Per mantenere questa preziosa condizione naturale è indispensabile scegliere con cura il detergente intimo, preferendo quelli dotati di un pH 3,5 – 5,5 ed evitando l’uso di normali saponi o detergenti pensati per altri scopi, poiché generalmente molto più alcalini. Piccole variazioni del pH vaginale si presentano sia nelle bambine che nelle donne che hanno raggiunto la menopausa: entrambe condizioni che richiedono la selezione di appositi detergenti intimi formulati per queste specifiche fasce di età.
In commercio si trovano anche prodotti realizzati con focus specifico sulle donne in gravidanza o in fase post-partum, oppure da preferire durante il ciclo mestruale o in caso siano in corso irritazioni vaginali, infiammazioni o micosi. Da bandire invece in generale i detergenti contenenti ingredienti chimici troppo aggressivi per la mucosa vulvare e per la flora batterica delle aree intime: benvenuti sono invece i prodotti arricchiti di estratti vegetali di origine naturale e dalle proprietà lenitive, antibatteriche, emollienti o rinfrescanti, come calendula, camomilla, tea tree, latte d’avena o aloe vera.
Igiene intima femminile: come lavarsi in maniera corretta?
Quando si fa un bidet, non è solamente importante scegliere la giusta temperatura dell’acqua e il più corretto prodotto detergente, bensì anche eseguire i movimenti di lavaggio più corretti. È infatti sempre bene partire dalla parte anteriore della zona intima, per scendere poi verso quella posteriore, e mai il contrario.
Ciò contribuisce ad evitare che pericolosi batteri e germi intestinali possano raggiungere la vagina o le vie urinarie e causare potenzialmente numerosi disturbi intimi: lo stesso gesto, da davanti a dietro, va rispettato sia per la fase di lavaggio, che per quella di risciacquo, che per l’asciugatura.
Igiene intima: l’importanza di una corretta asciugatura
Proprio l’asciugatura è un’altra delle fasi fondamentali di una corretta igiene intima femminile, nonché forse quella svolta con maggiore fretta e superficialità. È particolarmente utile invece soffermarsi qualche secondo in più su questo passaggio e tamponare con attenzione tutta l’area genitale dopo ogni lavaggio. Eventualmente è possibile anche ricorrere all’aria tiepida di un phon, per assicurarsi che l’epidermide della zona sia completamente asciutta e scongiurare il rischio di comparsa di patogeni indesiderati.
Evitare gli sfregamenti e i gesti troppo bruschi è poi ovviamente un’altra buona pratica, sempre ricordandosi che le parti intime necessitano di particolare rispetto e cure dedicate.
L’igiene di asciugamani e intimo
Gli asciugamani utilizzati per l’igiene intima devono essere strettamente ad uso personale e mai condivisi con gli altri membri della famiglia: un consiglio che vale ovviamente anche per biancheria intima, costumi e ogni altro capo a contatto con l’ambiente genitale esterno.
Inoltre, teli e indumenti intimi vanno lavati sempre a temperature sufficientemente alte da eliminare ogni traccia di germi, virus e batteri, oltre che sciacquate a lungo per rimuovere ogni traccia di detersivi. Dopo ogni asciugatura la salvietta intima andrebbe lasciata all’aria ad asciugare, anche in questo caso per contrastare la formazione di umidità e patogeni. Buona norma è inoltre optare per slip e asciugamani in puro cotone, evitando quindi l’uso di fibre sintetiche e simili tessuti.
Scarsa igiene intima femminile: quali possibili conseguenze?
Come spesso accade, gli eccessi, portano a conseguenze spiacevoli. Una scarsa igiene intima femminile ha conseguenze pericolose, così come una detersione eccessiva e inappropriata.
Lavaggi poco frequenti possono infatti contribuire all’insorgere di vaginosi, candidosi e altre problematiche di tipo batterico, virale o micotico: anche pruriti, rossori e fastidi intimi potrebbero essere provocati da una scarsa cura della pulizia personale.
Al contrario, lavaggi troppo frequenti potrebbero causare la compromissione della naturale barriera protettiva vaginale e l’alterazione della sua flora batterica, oltre che un’eccessiva secchezza e spiacevoli irritazioni, anche dolorose.
Igiene intima: meglio evitare prodotti non indispensabili
Come già visto, per lavare le parti intime è sufficiente l’uso di acqua e un detergente appropriato: l’utilizzo di ulteriori prodotti cosmetici è spesso superfluo, se non sconsigliato.
Le lavande intime sono un ottimo esempio: l’ambiente vaginale interno infatti ha la capacità di autopulirsi e autolubrificarsi, rendendo l’uso dei lavaggi vaginali assolutamente non indispensabile, se non addirittura rischioso, salvo il caso che sia suggerito da uno specialista.
Stesso discorso vale per deodoranti, spray o altri cosmetici: usarli è controindicato e potrebbe provocare alterazioni della microflora, irritazioni o addirittura reazioni allergiche.
Le salviettine intime allo stesso modo andrebbero impiegate solamente in viaggio o nei contesti in cui sia concretamente impossibile fare un bidet: in tutti gli altri casi, è sempre meglio affidarsi ad acqua corrente e al giusto detergente intimo.